“Prepariamoci a partire” è un disco che viaggia on the road sulle ruote sottili di una bicicletta da corsa. È la settimana di ferie e di relax che aspettiamo da tutto l’anno. E c’è chi se la prende per andare in bicicletta.
Parte in pianura e senza sudore, perché bisogna risparmiare le energie per la salita. La pedalata segue un ritmo lento e rilassato, suoni lievi, melodie tra folk-pop e cantautorato; si pedala sotto strade lunghe e al sole e timide zone d’ombra rinfrescanti che sono i guizzi di elettronica. E prosegue così dal “Concerto dalle nuvole” fino a “Hai”, quarta traccia e momento più fresco e orecchiabilmente estivo del disco. “Il Ciclista”, traccia successiva, è il massimo della fatica. È il momento tutto “testa bassa e pedalare” per arrivare fino in cima e vincere la sfida con se stessi. È il sudore che scivola dalle tempie e lungo il viso, sono i polpacci che si gonfiano e induriscono, è l’apice della salita, centro geometrico del disco che divide la discesa dalla salita. E quindi poi si scende da “Sono i sogni” fino a “Evaporo”. Tutto diventa più calmo e rilassante, quando il peggio è già passato e l’obiettivo già raggiunto. Le atmosfere diventano più sognanti e contemplative, i testi metaforici, è un momento di riflessione e tranquillità (“Sono i sogni” e “Miliardi di parole”). La conclusione, amara, è “Evaporo”, che segna il ritorno nell’afa cittadina dopo le ferie. E la città si svuota, e manca il mare, e si sogna già Natale.
Insomma “Prepariamoci a partire” è un disco per l’estate. Delicato in tutte le sue forme e sfumature, da ascoltare a casa mentre si preparano gli esami, o in vacanza in un paese sperduto di montagna, o anche in riva al mare. Piacevole, rilassante e di buona compagnia, ma dalla conclusione amaramente realistica. Un buon lavoro che dimostra cura in tutti i suoi particolari, un punto di partenza per l’estate con vista sull’inverno. In attesa delle prossime stagioni.
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