Trentasei minuti acustici in cui non succede niente, gli schemi si ripetono ed i brani scorrono uno uguale all'altro
"First Time We Met" ha quel gusto dei racconti magici, delle favole sussurrate prima di andare a dormire, dei sogni ad occhi aperti e dei racconti d'amore adolescenziali. Nove brani cantati alla maniera dei Mazzy Star acustici, delicatezze sonore leggere e fragili come una bolla di sapone in procinto di scoppiare da un momento all'altro ("Labyrinth") e sembra di svegliarsi dopo un lungo sonno di cui avevamo bisogno ("The Weight of Silence"), con l'acustica sempre fedele ed i suoi arpeggi fluttuanti ("Christina") o più sostenuti ("Part of a Day of Light"). La grossa pecca del disco è che non succede niente in questi trentasei minuti. I brani, infatti, scorrono uno simile all'altro, con schemi che si ripetono in tutti gli episodi, dall'inizio alla fine, con un rischio sbadiglio altissimo pronto in agguato ad ogni angolo. I Velvet Duo parlano di inizi, amori e sentimenti, in maniera genuina ma a tratti ingenua e l'unico posto in cui posso immaginarmi questo "First Time we Met" è in sottofondo ad una puntata di Dawson's Creek.
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La recensione First Time We Met di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-29 00:00:00
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