Un artista che mette a nudo la sua anima
Al giorno d’oggi sono tantissimi gli artisti che pubblicano album e fanno musica, ma pochi sono quelli che hanno davvero talento. Allen Centeno per fortuna è uno di quelli che ha talento, e ha da poco lanciato sul mercato “Touch Ground”, lavoro di undici brani tutti scritti e sudati da lui, dopo due singoli di promozione erano già usciti in rete nei mesi precedenti, “Who Are You?” e “Touch Ground”, ed hanno avuto un buon successo di pubblico.
Il giovane cantautore è riuscito a trasmettere le sue emozioni, paure e dolori, i suoi desideri in questo disco, attraverso arrangiamenti malinconici, dove la chitarra (a volte acustica) ed il pianoforte la fanno da padroni, e con testi poetici, struggenti, a cui non si può rimanere indifferenti.
L’atmosfera che regna in tutti i pezzi è la tristezza, tranne forse in “Damned Little Star” dai suoni più leggeri; c’è, comunque, una forza di reazione: nonostante la vita sia piena di dolore e solitudine, lui non si arrenderà, dice Allen in “Fucking December”.
“Even Just For A While” è una canzone d’amore incisa con la chitarra acustica; “Caffeine” ha un arrangiamento quasi inesistente e valorizza al massimo la particolare voce dell’artista, che riesce a cantare grave e in falsetto nello stesso pezzo.
Lui parla di sogni spezzati, ma di sicuro un sogno è rimasto intatto ed è diventato reale: ha realizzato un album in cui si mette a nudo e che, cosa più importante, riesce a comunicare con chi l’ascolta.
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La recensione Touch Ground di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-01 00:00:00
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