Complessità strutturale ma semplicità melodica, ricerca del suono ma comfort emotivo
Al debutto discografico IVXX si presenta con un ep particolarmente denso di contenuti, una vena creativa che fa zampillare ricerca musicale e lungimiranza.
"Sleeping Stoned" annovera 5 tracce di elettronica “da bene”, il groove è minimalista ma mai banale, con una fioca ma delineata sbirciata alla scena tedesca e ai maestri senza tempo come possono essere i Radiohead o Four Tet.
"Highway Needings" apre il disco, pregevole iniziativa di sublimare un beat hip hop in un mood più raffinato ed autosufficiente, i Modeselektor e i già citati Four Tet cominciarono allo stesso modo. Più musicale invece "Anna", preludio a "Not enough high" e "Loyal", i brani che più di tutti mostrano IVXX a 360 gradi: complessità strutturale ma semplicità melodica, ricerca del suono ma comfort emotivo, il tutto armoniosamente concorde in tinte deep. "Please, just.." chiude il disco, forse la traccia che più empatizza, un synth alla “Climbing Up The Walls” che fa da letto a un corso musicale oltremodo coinvolgente, dove tutto è ritmo ed al contempo tutto è melodia, ascoltare per credere.
In un momento storico particolarmente prolifico dal punto di vista dell’elettronica, sarebbe cosa buona e giusta cominciare ad annotarsi da qualche parte gli artisti che più di altri hanno capacità di discernimento, sfruttando parametri di valutazione come la consapevolezza, la ricerca, la rivalutazione del semplice, distaccando da questa (una volta per tutte) il fenomeno tumorale della banalità. Ed è tra questi artisti che IVXX troverebbe il suo giusto posto, che nel tempo che ho impiegato a scrivere questo articolo, è già uscito con il suo secondo ep: "Prophecies".
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La recensione Sleeping Stoned EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-02 09:00:00
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