Vizi e virtù, cieli tersi e lampi violenti: fedele al proprio nome la band bolognese mostra, in questo terzo lavoro da studio, le due facce di una medaglia costruita con passione e impegno attorno alla duttilità vocale di Antonella Farace, capace di esprimere eleganza, potenza e delicatezza nello stesso tempo.
Ogni brano sembra costruito sul sottile equilibrio tra un’aggressività hard rock vera e propria, dove i giri martellanti di basso e i riff taglienti di chitarra la fanno da padrona, e una più calma inclinazione melodica, dove la Farace si diverte a ricalcare la canzone di maniera, indossando i panni della femme fatale.
Una calma tuttavia apparente, come recita il titolo di uno dei brani dell’album, che non concede mai a chi ascolta il tempo di abituarcisi, dati i numerosi cambi di ritmo.
In ogni caso “Massacri per diletto”, che già nel titolo fa valere la sua natura contrastata, risulta un disco ricco di sonorità fresche ed echi del passato – su tutte “Mi vien da dire”, che negli accordi di chitarra ricorda un po' il reggae bianco dei Police – sapientemente mescolati e gettati in pasto al pubblico con l’abilità di chi sa essere figlio consapevole del proprio tempo.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.