Little Tin SoldierTales of Love & Destruction2015 - Folk, Alternativo, Acustico

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Un ep minuscolo ma dal cuore grande

“Tales of love and destruction” è un ep minuscolo, ma dal cuore e dalla sensibilità immensa. Il sound è tipicamente autunnale, tiepido e avvolgente, per nulla riciclato, i cui pezzi scivolano ognuno con un’esperienza e un’emozione diversa, lasciando, allo stesso modo, un retrogusto agrodolce ai confini della malinconia spinta.

Si inizia con “Just me and the cold fire”, un sottile rincorrersi di archi e armonica tra le trame del folk, un crescendo gentile e impercettibile che sfuma verso il finale. “Fire escape” continua sulla stessa linea ritmica con dei contorni però più nitidi, delineati da una batteria che, rimanendo lontana e discreta, riesce ad accarezzare delicatamente voce, chitarra e archi senza invaderne gli spazi e l’ariosità. Diversa è “Seven years”, giocosa e dalla struttura vocale e strumentale molto più robusta, delimitata da un breve crescendo di batteria più deciso e prepotente rispetto al precedente ma che riesce a rimanere comunque nei ranghi dell’etereo.
“Watch my fall”, affascinante pezzo di punta, infine merita un ascolto particolare; qui il pianoforte è onirico ed è capace di stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore a tal punto da catapultarlo in una lucente e fredda alba di metà novembre.

Se la musica è evasione, quindi un mezzo per lasciare l’immaginazione libera di spaziare e viaggiare fuori dalla propria realtà, piccola o grande che sia, Little Tin Soldier ha dimostrato di esserne un valido compositore confezionando questo assaggio di impeccabile songwriting.

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La recensione Tales of Love & Destruction di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-02 00:00:00

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