Un ep per meditare, ritrovarsi e sentirsi al sicuro.
"Safe" di Giuseppe Zappia, in arte Giz, è un'esperienza unica da tenere d'occhio tra le uscite italiane del 2015 del genere ambient-elettronica. Le sei tracce che compongono questo ep completamente autoprodotto sono sature di vibrazioni contemplative di un mondo parallelo e onirico. A cominciare da "The Spaceschip Of Memories" e "Foundations", Giz introduce progressivamente l'ascoltatore in una realtà diversa ma familiare - siamo i viaggiatori all'interno di un regno colmo di effetti liquefatti e distorti.
Safe racconta gli anni grigi del producer e, traccia dopo traccia, scava tra le immagini del nostro passato. È un sogno lucido che ci colpisce e scompare improvvisamente lasciandoci in uno stato di piacevole malinconia.
Nonostante Safe non sia perfetto stilisticamente, è stato composto con passione e con tanta volontà. Ogni nota e ogni beat si inseriscono perfettamente nell'atmosfera misteriosa ed eterea dell'album. Giz presta particolare attenzione alla stratificazione sonora alternando sonorità ambient rubate ad artisti come Burial, Valentin Stip e Moby ad inserimenti di voci angeliche e pattern più digitali. Questo insieme racchiude progressivamente l'ascoltatore creando un'escalation fluttuante di immagini portatrici di fantasie, archetipi e di emozioni.
La peculiarità principale di questo ep è la delicatezza e la sensazione di pace che emana. Siamo infatti invitati a ritornare a uno stato di innocenza e di libertà che molti sicuramente avranno dimenticato. "Safe" è una scintilla che ci guida all'interno di un mondo candido e inoffensivo. Un mondo in cui regna la bellezza del silenzio e la ricchezza del vuoto.
---
La recensione Safe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-22 00:00:00
COMMENTI