Andrea Franchi
TANZ! 2015 - Sperimentale, New-Wave

TANZ!

Ballare è semplicemente non stare fermi, tra slanci elettropop ed eleganza cantautorale.

Un disco che s’apre e si chiude con brani strumentali d’elettropop e arcobaleni sintetici che riempiono il cielo, e nel mezzo prove cantautorali, pensieri volanti, astri che luccicano più o meno a seconda di come muovi i piedi, e di come t’addormenti. Il terzo album solista di Andrea Franchi, storico collaboratore di Paolo Benvegnù, è un’altalena di sentimenti precisi, è un dipinto minimale dai colori netti nel loro risplendere ora pallidi ora simili a lampi, è movimento anche quando tutto rallenta, è l’attimo di riflessione anche quando le luci scintillano sui corpi ed è estate e sei pronto come non mai.

Dal pop elastico e immediato di “Occhio Ragazzi” e “Guarigioni” prendiamo l’energia necessaria, con “Doppio Delitto” siamo arresi alla dolcezza che è infinita meraviglia, siamo persi eppure leggerissimi tra le note di una ballata che cede a squarci psichedelici. “Conquistata Sconfitta” coi suoi arpeggi di chitarra che accarezzano un poco con mani che sanno di tristezza sostenibile e paure in fondo essenziali, e “Immigrazioni” che prosegue su quella scia, tra suoni puliti che spalancano panorami dirompenti mentre le parole feriscono e lacerano davvero.

“Tanz!” è un’efficace dimostrazione di intenti dove ballare è semplicemente non stare fermi, basta spostare la testa, piegare le ginocchia, agitare le sinapsi, fare delle scelte, e in tutto questo la musica ha un ruolo fondamentale, che sia manifesto elettronico come pure intima proiezione di sé tra pochi, limpidi accordi: un lavoro dove la cura nei testi e l’attenzione nei particolari fa decisamente la differenza, tra arcobaleni sintetici, pensieri volanti, e tu che, alla fine, pronto davvero non ti sentirai mai.

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