Un disco a cui dedicare un attento ascolto e che offre appigli stilistici e spunti interessanti anche per ascoltatori con gusti diversi
I Culture Wars hanno centrato nuovamente nel segno. Dopo il brillante “Poptimism”, “Plans” si propone come atto secondo di questo duo sorprendente.
Il sound è al confine con il pop-punk americano anni ’90 degli Weezer, riuscendo cronologicamente a raggiungere Jimmy Eat World e Something Corporate (richiami palesi in “Rebound” e “Shannyn”). La piega però è molto meno adolescenziale e con delle interessanti incursioni emo e shoegaze che fanno rizzare le orecchie. Un mix curioso che trova l’apice in pezzi come “Kiev”, pieno di fuzz e con un lungo outro psichedelico, “Love & conform”, più spinta e che guarda indietro al punk degli anni ’80, e infine in “Summer Tape”, con un bellissimo stacco e cambio ritmico centrale che continua fino ad una sorprendente dissolvenza.
Nonostante i pezzi più coinvolgenti risiedano nella seconda metà dell’album, “Plans” è nel complesso un lavoro a cui dedicare un attento ascolto, poiché è capace di plasmarsi sui gusti dell’ascoltatore offrendogli diversi appigli stilistici e spunti interessanti.
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La recensione Plans di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-08-27 00:00:00
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