Dentro la quinta stagione
Detto in poche parole "Weather Report" è la narrazione di un viaggio che FunkyD sviluppa in tre fasi. Una fase centrale rappresentata da un evento che sconvolge la vita del protagonista, una che precede l'evento – la fase di preparazione (quasi di attesa) – e una che segue l'evento, nella quale il protagonista metabolizza l'accaduto cercando di trarre beneficio dall'esperienza.
La prima fase si sviluppa nelle prime quattro tracce (già in "Weatherology" inizia l'attesa e FunkyD avvisa "copriti bene sta arrivando la tempesta"), non è un gioco a chi nasconde meglio il messaggio e in "Nubifragio" il rapper è chiaro: è in arrivo qualcosa che almeno per il momento lui è pronto ad affrontare, è in arrivo "La quinta stagione". Come nell'omonima pellicola di Brosens e Woodworth, in cui l'inverno inizia e sembra non voler finire, anche nella traccia chiave dell'album "la primavera è uccisa dall'inverno" e non arriva mai. La quinta stagione non indica però solamente un particolare fenomeno atmosferico, c'è di più, la quinta stagione è un luogo dove "il tempo è un'illusione, non esistono persone" – spiega FunkyD in "Diario di un pazzo". È il caos, semplicemente. Ma un caos interno, che non coinvolge altre persone se non di riflesso, coinvolge solo l'autore del disco.
La quinta stagione rappresenta quindi un vero e proprio stato mentale, uno spazio in cui FunkyD è rimasto intrappolato mentre tutto intorno il tempo prosegue nella sua normalità: primavera, estate, autunno, inverno. Questo ha quindi una doppia valenza in "Weather Report": da un lato il fenomeno meteorologico, il tempo rappresentato dalle quattro stagioni; dall'altro il tempo con cui si misura il passare dei giorni, delle ore.
Dopo questa fase (quella centrale) il viaggio prosegue presentando di volta in volta una soluzione diversa per reagire al caos: riflettere su se stessi, scrivere un diario, dimenticare i problemi con l'alcol, sperare in venti di cambiamento, rifugiarsi nei ricordi o ancora reagire con rabbia. Rabbia: questa parola mette fine all'esordio solista di FunkyD. In "La pioggia scrive sulle strade" c'è una reazione violenta al caos (l'unica), e questa risposta è figlia della rabbia che FunkyD ha covato per un tempo sconosciuto ma sicuramente lungo e che finalmente lo porta fuori di casa, per i vicoli, per le strade, per cercare di combattere i propri demoni all'aperto, magari con l'aiuto degli altri, senza nascondersi dentro quattro mura.
Non è dato sapere come sia finita o come finirà la lotta contro il caos e verosimilmente lo scopriremo solo nel prossimo progetto del membro Indelebile Squad. Si è comunque di fronte all'ennesima prova di come la musica (e l'arte in generale) possa fungere da terapia nel contrastare certi problemi e consentire all'autore di sfogarsi tramite essa.
Questa è la storia di "Weather Report", un lavoro complesso e non facile da comprendere al primo ascolto che conferma la voglia delle giovani leve di realizzare degli album non fini a se stessi ma con delle idee dietro, dei concetti. Per correttezza va fatto presente che il disco presenta anche dei limiti, uno fra tutti l'assenza di armonia fra le parole (e lo stato d'animo che rappresentano) e la loro interpretazione: è come se in fase di registrazione FunkyD si fosse dimenticato, in alcuni episodi, della profondità di certi stati d'animo descritti nei testi e li esponesse con il freno a mano tirato. Le parole hanno un peso che a seconda del contesto e di chi le pronuncia può essere più o meno incisivo, per questo è importante dargli una forma adeguata. Un problema su cui il rapper di Cassino avrà sicuramente modo di lavorare e quindi di risolvere.
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La recensione Weather Report di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-09 00:00:00
COMMENTI (1)
grande corry!