Sweet Jane And Claire provengono da Benevento e giungono, con questo “We are ready for the electric chair”, al secondo lavoro sulla lunga distanza. Fautori di un (post) rock psichedelico che non disdegna incursioni in ambiti hard, confezionano tredici episodi che si lasciano apprezzare per vitalità e varietà compositiva. I numi tutelari, a dispetto dell’abbrivio di queste righe, sono però di stanza non tanto al di là della manica (se non in minima parte), quanto oltreoceano e portano il nome di Jane’s Addiction o, restando in territori a noi più congeniali, Verdena e Marlene Kuntz. Chitarre robuste, ritmica serrata, voci filtrate e distorte sono sapientemente ibridate da una vena psichedelica e da un sintetismo oscuro che rende questo lavoro oggettivamente interessante. Pezzi come ”Radar” (una sorta di Ride in preda a disturbi cognitivi) o “Rarefield Landscapes” (i Blind Mr. Jones che giocano nella cameretta degli Shins) sono quanto di più valido e fresco ascoltato negli ultimi tempi.
“Kim Deal” è puro godimento in poco più di tre minuti, roba da rimandare da capo per almeno tre o quattro volte; “Bike in Heaven” è il ballatone strappamutande da piazzare a fine concerto e fare aumentare così il tasso di natalità di un paese fanalino di coda quanto a marmocchi sfornati. Chiude “Gaza Raza”, strumentale postqualchecosa di oltre cinque minuti, sinusoidale nel suo incedere quanto quadrato nelle sue parti più heavy. Rubrichiamo questo secondo capitolo della saga Sweet Jane and Claire alla voce “promossi”.
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