Insanità ed elettronica in un rock folle quanto compatto. Un bell'album per andare via con la testa
"1Up" è un disco di rock strano realizzato dal gruppo creativo dei Grimble Gromble Wanna Make Whoopee unicamente col pretesto di sponsorizzare il loro progetto primario, un videogioco folle in cui se muori finisce tutto.
La componente della follia è essenziale per arrivare a mettere assieme nove tracce come quelle di "1Up", registrate in lo-fi sia tecnicamente che spiritualmente, che toccano vette naif di non poco conto mentre chitarra tastiera e batteria vanno da sole e causano shock uditivi e headbanging compulsivo. Rock ed elettronica alla Late of the Pier, con quello stile acido-divertente che ti prende, e quelle divagazioni grunge per non dimenticarsi delle camicie a quadri, anche se schizzate di candeggina.
La band benevento colpisce forte la testa, sa anche posizionare giuste pause dove servono, spezzando la foga delirante con stacchi più morbidi e "canonici", propedeutici ai seguenti momenti di psichedelia. Grilli grunge, conigli pornografici e succhi d'arcobaleno sono solo alcune delle bizzarrie che popolano "1Up", disegno di non nuovissima ispirazione ma con qualcosa dentro capace di catalizzare l'ascolto; la pazzia diventa leggerezza in brani duri come "Star sound", il frullatore di suoni e sovraincisioni diventa cifra stilistica di "Sveltina (Quickie in metropolitan)", nel cui minuto e diciotto di durata non si capisce nulla o quasi dopo l'intro, ma che ci volete fare, è il caos della città. "Memory", canzone d'apertura, potrebbe considerarsi riassunto dell'intero lavoro dei GGWMW, il pop che decide di ingoiare la pillola rossa ed entrare nella terra del binconiglio, senza meravigliarsi neanche un po', anzi disseminando i prati di escrementi con gli occhietti e il sorriso, tipo emoticon di whatsapp.
Lo spazio giusto nell'arena della musica questi ragazzi campani forse non ce l'avranno mai, non sono definibili nello stile ed è il loro bello, avere la stessa loro attitudine però, tradotta con insana capacità muscale sarebbe dote preziosa per molte band rock di questi tempi.
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La recensione 1up di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-27 00:00:00
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