Il baratro cui fanno riferimento i Bronson, più che all’inferno, rimanda forse ai crateri lunari, da cui si sprigiona prepotente la carica sensuale di Lara Martelli. Una pasta vocale, la sua, che riesce sempre a lasciare un retrogusto romantico e di classe, anche quando si lascia dondolare dalla fredda malinconia trip hop di un pezzo come “Inverno”.
Ma oltre all’ indiscutibile verve seduttiva, di cui il ritmo sincopato di “Luna” ne è l’emblema, c’è spazio anche per l’aggressività di pezzi come “Avida”, dove il basso di Pierfrancesco Aliotta crea un groove al limite dell’ossessione, e per echi surf come quelli di “Les Amants”, in cui la chitarra riverberata di Giorgio Maria Condemi dona quel tocco di spensieratezza che fino a quel punto mancava.
Un disco che fa della complessità sonora e dell’improvvisazione il suo obiettivo dichiarato, nonché l’unica strada percorribile per uscire da un abisso notturno in cui, come accadeva secoli fa, si può fare esclusivamente affidamento sulla luce benevola e suadente della luna.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.