Lorenzo Vecchiato, in arte Animalunga, “soprannome affibbiatogli sin dai tempi del campeggio parrocchiale”, proviene da quella stessa Castelfranco Veneto che ha già dato i natali musicali a Northpole, Piol e Mama.in.inca. Quasi fosse il quarto alla partita di briscola nell’osteria del tempo che fu, il nostro si distingue dai summenzionati per il genere scelto: la canzone d’autore. Influenzato da Francesco Baccini e Paolo Conte, Vecchiato propone una sua particolare declinazione del genere. Articolando come i due succitati le proprie composizioni su strutture che trovano le loro lontane radici nel ragtime e nel vaudeville, le svolge verso climi più sbarazzini e intimisti al tempo stesso. Quasi fosse un Fanigliulo (chi lo ricorda?) del giorno d’oggi, mescola ironia e intimismo. C’è da dire che il genere è trito e ritrito, e basta poco per scivolare nell’insopportabile e nel ridicolo. Vecchiato però il suo piccolo miracolo lo opera, riuscendo ad essere perlomeno credibile, per quanto raccomandabile solamente agli stretti appassionati del genere. Spicca la bella voce del padrone di casa, in queste canzoni, che danno vita a un lavoro più movimentato nella prima parte e più raccolto e intimista man mano che si procede verso la fine. Mai stucchevole, bisogna dire a onor del vero. Il pezzo che spicca di più è proprio la title track, dal remix ben poco differente dall’originale, fresca e coinvolgente. Un possibile indizio di un sentiero da seguire in una direzione più personale.
---
La recensione La vita è un fiume di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-11 00:00:00
COMMENTI