Salamone è un cantautore dall'animo gipsy, che accosta in maniera interessante la pacatezza della tradizione italiana all'irruenza della cultura balcanica.
Salamone si destreggia tra chitarre e ukulele dando voce al catastrofismo moderno: i mezzi che utilizza sono l'occhio critico di chi è abituato ad interagire attivamente con gli stimoli esterni, e uno stile sonoro che è un incontro tra folk, blues, swing, klezmer e sonorità world fusion. Il suo essere palermitano e musicalmente ancestrale come Il Pan del Diavolo salta all'orecchio fin da "Il Palliativo", brano di apertura che da il titolo a questo album d'esordio. I toni poi si evolvono, mutano, crescono e si mescolano, canzone dopo canzone. "Il gatto di Giorgio" è retta dai fiati, mentre "Pagine gialle (di un'inetta società)" contiene anche incursioni di sax e violini. Strutturalmente molto complesso, il disco si snoda tra ironia e intelligenza con alcuni momenti assimilabili al teatro-canzone. Flauti, ukulele e ritmi forsennati, alternati a passaggi più introspettivi, concorrono alla varietà stilistica presente in questi dieci brani, che culminano con lo swing di protesta di "Un pescatore di sorrisi". Salamone è un cantautore dall'animo gipsy, che accosta in maniera interessante la pacatezza della tradizione italiana all'irruenza della cultura balcanica.
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La recensione Il Palliativo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-22 00:00:00
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