Questo demo degli Smog ha una delle copertine più brutte che io abbia mai visto: inverosimilmente kitsch, fa venire in mente qualcosa come un’immagine promozionale di uno dei primordiali videogiochi di realtà virtuale di metà anni ’90. Ma si può (e si deve!) certamente sorvolare sulla copertina e badare piuttosto alla sostanza del demo, che in questo caso è di discreta qualità.
Il gruppo bolognese, come risulta piuttosto chiaramente dal titolo scelto per il presente cd-r, è votato alla musica ‘da ballo’, e desidera far muovere il suo uditorio grazie ad una dance che definire banale sarebbe forse eccessivamente drastico e ingiusto; direi piuttosto una dance di una forzata originalità, che non disdegna cioè facili contaminazioni con generi e stili contigui (tutte miscelazioni comunque già sperimentate, si capisce). Fortissime le somiglianze coi Subsonica (la trascinante title-track è esemplare in questo senso, anche per il fatto che costituisce un potenziale buon singolo radiofonico), mentre per i momenti tendenti al dub reggaeggiante e a un drum‘n’bass semplice ma onesto, si possono tirare in ballo paragoni con i 99 Posse e gli Otto Ohm. In lontananza si avvistano poi dei lampi di ‘classic-dance’ con suoni di tastiera fine ’80 che ricordano Deee-Lite e Snap!. Divertente l’idea di campionare (nel brano “Ricettore”) la voce di Corrado Guzzanti durante uno dei suoi stralunati monologhi televisivi riguardanti “Quèlo” (la finta divinità che aveva le sembianze di un ciocco di legno, ricordate?).
Un demo indubbiamente carino, non certo trascendentale, che però potrebbe piacere molto ai cultori di un sano funky-dance-pop simpaticamente disimpegnato. Un demo che, se sfrondato di alcuni episodi superflui (come “Telefunk” o la non proprio riuscitissima pseudo-ballata electropop “Virus”) risulterebbe maggiormente godibile. Credo infine che un gruppo come gli Smog possa rendere al meglio in un contesto dal vivo e per questo, se amate certe sonorità, dovrebbe valere la pena catturarli live: difficilmente vi farebbero rimanere immobili.
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La recensione Dance di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-10 00:00:00
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