Lo ammetto: non so da dove iniziare… ho in mano un demo contenente quattro tracce di una band di Merate, paese in provincia di Lecco. E’ “Escape” dei Bios. Lo sto riascoltando per l’ottava volta oggi. L’avevo già sentito con distrazione i giorni scorsi e qualcosa non tornava. Ora devo mettere a fuoco ed esprimere, cosa non semplice quando si parla di un’opera che sottintende tanto lavoro, tanto studio e tecnica (come nel caso di questo “Escape”) ma non sa convincere.
Stiamo parlando di quattro ragazzi giovani, ma preparati tecnicamente, che hanno preso sul serio (forse troppo) la lezione dei loro modelli.
Le sonorità del demo attingono pienamente a quelle dei Rem di “New adventure in hi-fi” o dei Radiohead, ma l’atmosfera che permea queste composizioni è molto più oscura e priva degli sprazzi di leggerezza che talvolta sono necessari per riuscire a vivere nel nero.
“Not a smile”, “Radio”, “Opposti motivi II” e “Goodbye”: in tutto poco più di venti minuti in cui la tastiera la fa eccessivamente da padrona, portando dietro sé una chitarra che accenna equilibrati assoli ed una voce così sepolta dai suoni da non poter comunicare. Mi dispiace non riuscire ad assaporare la poesia sommersa del cantato dal momento che solo due testi sono in italiano.
Questo è il secondo demo dei Bios. Uno dei primi passi fatti per diffondere la loro musica al di là della cerchia di amici. La tecnica c’è, la grinta pure, manca lo stile ed un percorso.
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La recensione Escape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-14 00:00:00
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