Un inizio interessante macchiato da un inglese ancora troppo maccheronico.
Se l'ep del trio piemontese The Moon Train Stop fosse solo strumentale parleremmo di un buon esordio di un gruppo pop/rock dedito alla sperimentazione di nuovi suoni tendenti verso l'elettronica ma ancora con qualche problema d'identità. Sfortunatamente i quattro brani che compongono questo lavoro presentano invece parti cantate in un inglese approssimativo e incerto che inevitabilmente penalizzano la riuscita dell'intero ep.
Fin dalla traccia inizale, "Fairy Tale Thru All The Lies", capiamo che i The Moon Train Stop si limiteranno a portare a termine il compitino: brani strutturati sulla classica forma-canzone, con l'unica eccezione di alcune intro dal sapore new wave, per esempio nella seconda traccia "You, me and weird" dove batteria e chitarra emergono leggermente senza tuttavia dare una scossa al ritmo piatto e ad una voce rassegnata e senza energia.
"To Enlighten Caves" è sicuramente la traccia più convincente. Qui troviamo alcune sonorità caratteristiche dell'ondata british e finalmente il trio riesce a trovare un equilibrio minato fino ad ora da una batteria precisa ma fin troppo invadente.
La chiusura viene invece affidata a "Discreet Sailor" che riprende pedissequamente la struttura della traccia iniziale in una chiave più tranquilla tipica delle ballad ma rovinata da un assolo finale scontato e banale.
Questo ep ci mostra una band ancora alla ricerca di un equilibrio e di un'identità. I The Moon Train Stop hanno una grande passione per la musica ma, allo stesso tempo, una grande mancanza di focus che ne penalizza la produzione. Bisognerà ripensare all'utilizzo dell'inglese, alle ritmiche della batteria che a tratti stonano con la melodia e soprattutto sarà necessario uscire da un "provincialismo" inflazionato dando sfogo alla sperimentazione e alle sonorità più ricercate che vengono appena accennate in questo ep.
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La recensione Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-15 00:00:00
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