I Bravi Tutti sono sempre, appunto, bravi
Anche per chi ha passato da un po' la fase del punk-rock adolescenziale, i Bravi Tutti a ogni ep un ascolto se lo meritano. Come nel precedente "Il carrello dei bolliti", anche in questo "Trolleyroad" si comincia con un'invettiva verso una delle più radicate abitudini milanesi: l'aperitivo. "Mi dispiace ma non esco", chissà quante volte ormai alla soglia dei 30 anni avrete risposto così ai vostri amici. "Dario il precario" e "Eralodnep" (leggetelo al contrario) trattano questioni puramente generazionali, così come anche "Trolley" -sugli eterni studenti-. Il tutto confezionato sempre nelle solite bombette di punk-rock, con incursioni scialle nel reggae ("Toch").
Non c'è molto da aggiungere su questo nuovo ep, i Bravi Tutti sono sempre, appunto, bravi e divertenti, il genere è quello che è, anche fuori tempo massimo conserva i suoi estimatori e seppure in pochi lo ammettono pubblicamente, ci siamo passati tutti e quando arriva un nuovo ep della band piacentina, non vediamo l'ora di ripassarci per i nostri venti minuti di alto wattaggio, bpm a briglia sciolta e un po' di sano cazzeggio.
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La recensione Trolleyroad di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-08-10 00:00:00
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