Guappecarto' Rockamboles 2015 - Rock, Folk, Ritmi

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Tra folk, jazz e gentilezza il nuovo disco dei Guappecartò

Sempre più matura sintesi sonora che rinverdisce il sofisticato sodalizio di melodie da strada, violoncelli noise e tappeti orchestrali rarefatti ed eleganti: basta poco per creare la magia di un canzoniere dagli arrangiamenti speziati che mettono in luce miniature di rara finezza, dove una band d’avanguardia gioca a dare lezioni di stile attraverso poetiche composizioni da chansonnier. Tra folk, jazz, ritmi popolari e di folklore gitano, si muove il nuovo disco dei Guappecartò quasi a voler potenziare il feeling, già segnalato nel precedente lavoro, tra i soci fondatori. Una festa, un recitar-suonando intrisi di gioia e malinconia.
L’intro che si apre alle porte di un mondo caldo e mai scontato è "Adios amores" che, insieme a "Versi e Bienvenus", concettualizza la musica in un laboratorio da colonna sonora dove la soluzione ideale sembra quella fatta apposta per cullare gli animi. "Il gioiellino" e "November wave" fanno suonare le sanfonas e gli archi in un vortice di melodie tanghero in cui sensualità e sfumature sprigionano dolcezza; "Toccata un bomolle", "No", "Allusioni in sol minore" fino all’epilogo, creano fuochi per i quali bruciarsi di amore, passione e tristezza resta la via sublime di ogni esistenza.
Il sentiero tracciato da questi vagabondi armati di fisarmoniche e archi stupisce ogni volta di più, laddove la poesia in note incontra la vita sulle strade di intense emozionalità. Forse si rischia di diventare manieristici e ripetitivi a lungo andare, ma quando il talento c’è si perdona ogni cosa.

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La recensione Rockamboles di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-08-28 00:00:00

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