Cantautorato rock. Garantisce Giorgio Canali.
Il veterano del rock italiano Giorgio Canali qualche anno fa ha prodotto l’album d’esordio e accompagnato il tour di un giovane un po’ timido, che ora urla e si scatena sui palchi di tutta Italia spesso in location sold out: si tratta de Le luci della centrale elettrica, una scommessa vinta. Oggi Canali ha curato la produzione artistica e suonato nel disco “Diversamente Capace” del cantautore toscano Alessandro D’Iuorno: oltre alla chitarra elettrica e all'armonica di Giorgio, ci sono la chitarra acustica e la voce di Alessandro, la batteria e il basso.
Si può “scrivere per non sentire male” dice il brano “Senza strategie” che apre l’album con un testo impegnato adagiato su un arrangiamento rock leggero. Il disco continua con le ballate “Passano le nuvole”, “Un giorno gratis” e “Via di qua”. “Sapessi quante chiacchiere la gente” è un brano ispirato, quasi acustico, con belle parole e frasi a effetto: "L'amore logora chi non ce l'ha" e "Saranno avvantaggiati quelli bravi a tenere a bada le emozioni", sono solo alcuni esempi. “Tra di noi è finita perché c'era troppa democrazia, per amare aspetterai un nuovo governo” recita l'ipnotica “Vento fermo”. Il disco, anche attraverso la title-track, “Quello che si può” e “La mia città”, descrive la società di oggi filtrandola attraverso il punto di vista poetico e graffiante dell'artista.
L’impronta di Canali si sente eccome, negli arrangiamenti e forse perfino nell’interpretazione del cantato. Ed è un bene che un musicista di tale spessore metta la sua esperienza al servizio di nuovi talenti. I testi poi sono ricchi di belle intuizioni: si può ripartire da qui, lavorando anche sull'orecchiabilità dei pezzi, per ottenere il risultato perfetto, il giusto equilibrio tra musica e versi.
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La recensione Diversamente Capace di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-25 00:00:00
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