Ci sono dischi che ti catturano per un motivetto orecchiabile, altri per la pregevole composizione di melodia e testo, alcuni per la maestria di un arrangiamento. "Rivestito di gioia", in particolare, colpisce per una voce calda e avvolgente che ha i toni di un sensuale bacio in una notte estiva. Bernardo Sommani, classe ’93, pisano e londinese d’adozione artistica, si sente rivestito di gioia musicale e, nel suo lavoro confeziona un canto dolce fatto di tensioni espressive, disincanti e speranze. Non si chiede troppo il perché di certe situazioni, in quanto le vive immergendosi nella vita d’un fiato. Cantando, col cuore e la chitarra in mano.
Di "Lunedì" si corre incontro ad un amore che non c’è più e che dà ancora un senso a giornate fatte di routine e abitudine; "Il tempo" non riesce a cambiare le cose in una relazione stanca e perduta. Solo il vento sembra portare risposte a lontanissimi amori, eppur vivi su questo mondo. Un blues melodico strugge il peso del tempo e il ricordo diventa viva realtà. "Bacio al caffè" si fa dolce ninna nanna per uscire un attimo dalla propria vita e portare dolcezza e amorevole stupore a una passione svanita e forse non del tutto perduta. In "Tutto quello che…" il silenzio parla di sé per rimettere a fuoco pensieri contorni e riflessioni tossiche dell’anima. Numerose le tracce in cui spicca il suono del contrabbasso, della tromba, della cornetta, del violino, della chitarra slide e dell’ukulele. Organico piuttosto mobile di polistrumentisti che divagano in una delicata mistura di parole e musica.
Se dunque ci si muove leggeri e gioiosi tra un pop sicuro che divaga nell’acustico, si attendono con fiducia risultati commerciali e soddisfazioni private da un piccolo disco che si fa ispirazione.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.