Un'ottima band nord europea. Chiaro il senso, no?
Non dream pop, non post rock, non indie qualcosa. Semplicemente bella musica. E la sensazione è che gli Arirang ancora non siano nemmeno riusciti a tirare fuori tutto quello che hanno. Come se questo ep fosse un antipasto golosissimo e la portata vera fosse solo rimandata. “Geisha” è un lavoro maturo, equilibrato ma soprattutto spontaneo. Nel senso che questi sei brani scorrono senza incertezze e senza forzature. In mezzo a riverberi densi come freddo artico la voce si muove timida e microscopica: ti verrebbe di seguirla in capo al mondo. I crescendo sono magie post rock che ti riportano ai giorni belli, ai progetti perfetti, agli errori mai commessi. “Oh Whale” è inattaccabile da qualsiasi lato la si voglia analizzare. È come una storia d’amore che si affaccia alle porte dell’estate: vorresti che non finisse mai. “Humming Rigmaroles” si presenta con un arpeggio killer che sembra provenire dagli angoli più affascinanti di “Come On Die Young” dei Mogwai: ovvero l’epica e la malinconia molto vicine al loro massimo. “Geisha” è insomma un album fatto bene, che racchiude impatto, visione e un pizzico di ricerca. Un’ottima band nord europea, si direbbe. Chiaro il senso, no?
---
La recensione Geisha EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-08-13 00:00:00
COMMENTI (1)
la rece rende bene. bellissima musica non italiana ;)