Blanket Fort
The Best You Can Is Good Enough 2015 - Pop, Folk, Acustico

The Best You Can Is Good Enough
27/06/2015 - 09:00 Scritto da Alice Tiezzi

Quindici minuti appena di un folk emozionale che rispecchia passione e dedizione per la musica, ispirandosi ad artisti del calibro di Sufjan Stevens e Elliot Smith, ma anche con un occhio verso il delicato Joshua Redin.

Dare il meglio di noi è davvero abbastanza per sentirsi realizzati, per essere soddisfatti o, più semplicemente, in pace con noi stessi? E qual è il metro di giudizio per misurare ciò che è meglio? Io questo non lo so, ma quello di cui sono certa è che l'ep "The Best You Can Is Good Enough" non mi fa dubitare affatto delle capacità di Blanket Fort, 19 anni appena e una manciata di brani genuini e onesti scritti dopo i fatidici esami di maturità.

Ispirato forse proprio dalla svolta dall'adolescenza a un età in cui tutto inizia a cambiare a velocità esagerata, Blanket Fort confeziona quindici minuti appena di un folk emozionale che rispecchia passione e dedizione per la musica, ispirandosi ad artisti del calibro di Sufjan Stevens e Elliot Smith, ma anche con un occhio verso il delicato Joshua Radin e, a tal proposito, ascoltate la traccia "The Best You Can" per credere e ditemi se non sentite echi della meravigliosa "Winter". È facile farsi rapire dalle inserzioni di fiati del brano d'apertura "Run Ran Run", dove tutto procede con una naturalezza disarmante, o cullarsi in quel senso di dolce malinconia con "Barking Up The Wrong Tree", linee vocali confortanti e accordi di acustica scarni e gracchianti, per chiudere con "Stuck" a tirare le fila di un discorso che rimane però aperto. Sì, perchè questo quarto d'ora lascia con la voglia di scoprire cosa c'è dietro l'angolo, cosa ci riserverà Blanket Fort, sperando che continui su questa ottima strada intrapresa senza farci attendere troppo per un altro assaggio del meglio che può fare. 

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.