Accade sempre più spesso di ritrovarsi tra le mani un disco che del demo ha l’aspetto - il cd-r e la copertina realizzata dignitosamente con la stampante - ma che, da un punto di vista dell’esecuzione, del suono, della registrazione e dell’arrangiamento è, a tutti gli effetti, un prodotto quasi pronto.
E a favore di questa focalizzazione della proposta giocano sicuramente i trascorsi dei componenti del gruppo: numerose sono le esperienze artistiche di Elisa, voce e autrice di gran parte del materiale, e sicuramente qualcuno si ricorderà degli Zerozen, dai quali proviene l’altro componente Andrea, alias Mulder_Loop, che in questo duo si occupa principalmente degli arrangiamenti e delle programmazioni. Dal vivo, poi, il gruppo si avvale dell’opera di altri musicisti, in una configurazione più tradizionalmente rock.
La convinzione, la padronanza dei mezzi, la capacità di proporsi e il mestiere non mancano, e magari al gruppo potrebbe anche arridere la fortuna di una certa programmazione radiofonica. Però… però, le cinque tracce ammiccano sostanzialmente al pop elettronico, con alcuni episodi invero non molto riusciti. Se infatti la traccia di apertura ricade perfettamente nei canoni del genere - per andamento accattivante, testo leggero e suoni assolutamente ‘centrati’- e se “Neve” risulta un brano, per questi stilemi, tutto sommato molto ben realizzato, gli altri costituiscono sostanzialmente un ‘pop-rock melodico all’italiana’ - a volte alla Biagio Antonacci con l’andamento della ballad più o meno sostenuta -, in definitiva adatti probabilmente per Sanremo, e capaci sicuramente di mettere in luce le buone doti canore della cantante e le capacità della band, ma non certo di emozionare l’ascoltatore avvezzo a soluzioni rock o di cantautorato appena meno usuali.
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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-29 00:00:00
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