Provengono da Messina, si fanno chiamare Intelaiatura Basimale e come spiegano nella loro bio, il nome deriva da un misunderstanding lessicale con il gestore di un forno nelle vicinanze del quale si riunivano per le prove. Tutto molto interessante, ma abbastanza francamente e senza indugio alcuno derivante dall’ascolto di queste cinque tracce, potremmo con forza dire che se di equivoco si tratta, più che nel nome questo sta tutto nella loro musica, un coacervo di hard rock manieristico, pub rock stucchevole e peggiore canzone italiana di stampo combact.
Ciò che ne viene fuori è il malcelato tentativo di essere considerati i Litfiba 2k, quelli più stilosi e fastidiosi intendo, quelli dal sound tardo ‘70 e mollicciamente rock, quelli scaturiti dal divorzio con Pelù, i Litfiba con Cabo alla voce. Testi salmodiati che vorrebbero essere di denuncia ed evocativi, ma che invece risultano essere soltanto vuoti slogan adolescenziali da assemblea studentesca, deliri complottardi, financo vaticini orwelliani (“V x 1984”). Anche quando i nostri si spingono su territori linguisticamente meno congeniali, affrontando la lingua inglese (perché è inglese, no?), ne risulta un pastiche maccheronico da peli irti sulle braccia (“Western Civilization”).
Dal punto di vista musicale le cose non migliorano di certo, Tripodi sembra affetto da ipertrofia chitarristica ed il resto dell’Intelaiatura Basimale fa fatica a stargli dietro, congeniando soluzioni raffazzonate. Una registrazione ed una produzione davvero dilettantesche (le quali emendiamo soltanto perché trattasi di opera prima), chiudono il quadro di un’analisi sì impietosa, ma si spera sferzante e motivante. A fronte di dischi come questi, però, i dubbi restano sempre e il dubbio che mi assale ogni volta è: non c’ho capito nulla io o il mondo non è ancora pronto per gli Intelatura Basimale?
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.