Secondo disco per la band molisana: interessanti spunti di qualità ma qualche lacuna nel mantenere la giusta tensione.
Tornano i Sonic Flowers, band che tre anni orsono si è regalata un disco d'esordio intitolato “In Altitudine”: il nuovo prodotto discografico, pubblicato a inizio estate, prende il nome di “Tana libera tutti”.
Nove tracce autoprodotte che riprendono il discorso introdotto nel lavoro studio precedente: il sound della band molisana è riconducibile al post rock nelle cadenze ritmiche e nei pattern melodici, il tutto cantato in italiano, con testi a tratti irriverenti e di buona efficacia. Tracce come “Il Molise non esiste”, “Istinto Primordiale” e la strumentale (per buona parte) “L'eco dei petali spezzati” funzionano bene, hanno il giusto mordente e sono coerenti con l'impronta musicale impostata dalla band.
Cosa manca quindi? In realtà veramente poco: mantenere la giusta tensione sulla lunga distanza. Alcuni episodi suonano sottotono, forse non particolarmente ispirati: sta in questo particolare la chiave per catturare totalmente l'attenzione dell'ascoltatore.
Nel complesso, Sonic Flowers regala a tre anni dal primo capitolo della propria storia discografica un seguito convincente e con buoni spunti: le influenze della band si sono amalgamate bene con le proprie ispirazioni, manca solo un pizzico di intensità che potrebbe sparare in orbita questi cinque musicisti.
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La recensione Tana libera tutti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-02 00:00:00
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