Dualismi plasmati in cinque tracce ad esplosione ritardata: il meglio si fa attendere, ma arriva.
La provincia di Salerno come habitat dove nasce, e si plasma, un rock dalle sfuriate cupe e fulgide: a poco più di un anno dalla nascita, la band Trincea si mette alla prova pubblicando l'ep autoprodotto “Ghigliottina”.
Cinque tracce che calcano i solchi di una precisa direzione artistica: il gruppo, sia nel concept che nella reale applicazione, è vicino al post-grunge, approciato con melodia, profondità dei testi (cantati in italiano) e richiami ambient.
L'ascolto parte con due brani che fanno attendere il decollo, fasi di studio bypassate dalla godibile title-track che segna anche il giro di boa della prima prova studio: confermano le buone sensazioni sia “Il Volo di Icaro” che “La Maschera”, personalmente il miglior episodio in cui la poetica di Totò intaglia spazio nelle fitte trame ritmiche che contraddistinguono la Trincea.
Suona con interesse e personalità "Ghigliottina", debut-album che sale di giri minuto dopo minuto: un disco fatto di dualismi per un gruppo che vive sul sottile confine fra eros e thanatos; equilibrare alla perfezione tali estremi potrebbe regalare prossime uscite qualitativamente ancor più elevate.
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La recensione Ghigliottina di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-22 00:00:00
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