Un post-rock che sfugge dalle etichette e suona in modo convincente: il quarto capitolo della band ha idee molto chiare.
Otto anni di vita ma una produzione artistica capace di far invidia a gruppi ben più navigati: il 2015 di The Erotik Monkey si caratterizza con “Quando il cielo pianse fuoco”, quarto capitolo della storia musicale del gruppo sardo.
Undici tracce robuste, intrise di personalità e voglia di comunicare: le note dei quattro musicisti sono difficilmente inquadrabili in un genere, in continuo bilico fra melodia e puro impatto ritmico con un approccio che evoca, a tratti, Il Teatro degli Orrori. Ne viene fuori un disco che pettina, certamente capace di dividere il giudizio degli ascoltatori ma impreziosito da passaggi molto attraenti: brillano, in particolare, le tracce “USA” e “Horus”, pienamente promosse grazie anche all'ascolto in successione che non lascia scampo o possibilità di ripresa; particolare la messa a fuoco sulla seconda canzone, graffiante ballata elettrificata in tempo dispari, perfetto contraltare al rock più dinamico del brano predecessore. Buone sensazione anche in “Respiro”, strumentale dove la chitarra di Corrado Cardia è protagonista e introduce, con efficacia, il congedo di “Zitta”.
Convincente performance in sala di registrazione e idee artistiche ben precise: The Erotik Monkey regala al pubblico un'autoproduzione veramente alternativa, difficilmente etichettabile ma al contempo capace di brillare grazie a episodi che convincono senza riserve. Peculiare, e vincente, la scelta del cantato in italiano: siamo di fronte ad un gruppo che non scende a compromessi, proponendo interessanti spunti senza incappare in scivoloni clamorosi.
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La recensione Quando il cielo pianse fuoco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-01 00:00:00
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