“4” è il quarto ep dei Bongley Dead. Post-rock con influenze indie, grunge e pop anni ’90. Siete pronti a pogare come pazzi?
La fantasia nella scelta del titolo dei loro dischi non è certo la cosa a cui i Bongley Dead danno più peso. Dopo l’uscita di “1”, “2^2”, “3”, il nome del loro quarto album è “4”. I Bongley Dead continuano a spingere duro sui pedali delle tastiere e con questo disco confermano che sì, in materia di rock sono sicuramente ben preparati.
Dopo aver ascoltato la discografia al completo sembra di avere tra le mani un unico grande ep; senza dubbio “4” è il disco che convince e coinvolge di più sia nelle scelte musicali che testuali. Influenze pop anni ‘90 inconfondibili dietro i giri di chitarra, la sezione ritmica rock della maggior parte delle tracce e le distorsioni a volte provenienti dall’archivio grunge e a volte da quello indie. "4" è anche il tipico disco che ti fa venire voglia di pogare. “Age of dop”, “Feliciana”, “Kidding on the bencher” sono pezzi perfetti da mettere durante una festa di quelle da film americano; fiumi di alcool e gente esaltata. Poi però, nel bel mezzo della festa, magari proprio mentre ti allontani con una tipa appena conosciuta, ecco che ti invade un senso di malinconia dovuto a un amore finito male o non corrisposto. Le tracce “Blue worms”, “Pay the bill” o meglio ancora “She comes too late” sono la cornice adatta a quel momento.
---
La recensione "4" di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-29 00:00:00
COMMENTI