Avreste mai immaginato le canzonette nazionalpopolari di Raffaella Carrà vestite col chiodo ed i jeans sdruciti? Oppure, avreste anche solo mai associato il caschetto di quest’ultima a quello di Johnny Ramone? Conosco già la vostra risposta: negativo, il punk sta da una parte e il pop italiano sta da un’altra, ad anni luce di distanza. Bene, ecco a voi i Gomma Gommas, ormai storica formazione punk rock anconetana, a mischiare le carte e gettarle sul tavolo creando scompiglio, con il loro atteggiamento cazzone e spensierato.
Il quartetto, attivo dal 2002, ha alle spalle svariate uscite discografiche nelle quali reinterpreta, distorcendoli in chiave punk rock ed hardcore melodico, i brani più famosi della tradizione italiana, esattamente il giochetto a cui piace giocare ai ben più celebri Me First & The Gimme Gimmes, che fanno la stessa cosa con la loro tradizione nazionale, l’americana.
Ma se i precedenti lavori erano abbastanza vari quanto ad autori e generi di partenza coverizzati, in quest’ultimo hanno voluto strafare dedicando tutte le sette tracce, come avrete già intuito sin dall’inizio, alle hit più rappresentative del caschetto biondo per antonomasia del varietà italiano, da “Rumore” al “Tuca Tuca”, passando per “Tanti Auguri” e “Accidenti A Quella Sera”.
Registrazioni decisamente lo-fi, cantato non sempre intonato, beat pestoni e tre accordi d’ordinanza che, uniti ai testi della Carrà, certamente strappano un sorriso e un ascolto divertito. Ok, qualcuno potrebbe dire che i Gomma Gommas, perdonate l’espressione, fanno cagare. Certo che potrebbe dirlo, e avrebbe anche ragione, ma forse quel qualcuno non sa che nel punk rock “far cagare è ok”.
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