Poteva essere bellissimo e invece è una mezza occasione persa
Poteva essere un disco strumentale bellissimo, invece "Fail Again, Fail Better" è una mezza occasione persa. E mezza non a caso. Perché in qualche caso i pezzi sono per metà belli e per metà mediocri. "The Moon is a Rainy Place, Pt 1" parte bene. Ha un arpeggio essenziale, circolare, perfetto. È post rock emozionante. Poi però i Collapse.Rebuild. mettono un quintale di distorsioni e la traccia si trasforma in un rock sparatissimo e un po' tamarro (anche i Mogwai ci danno dentro con i suoni pesanti ma senza sbavature e senza una nota che sia di troppo). "Ode to Q" ha un inizio splendido, minimale, atmosferico. Ma in breve tutto diventa inspiegabilmente convenzionale e fuori contesto, con tanto di wah wah hard rock che invecchia l’arrangiamento. Non sembra per adesso una band, sembra un insieme di solisti: ognuno reclama spazio e chi se ne frega degli equilibri di un brano o dell'identità di un progetto. Soltanto in "Paul Killed Laura Palmer" c'è un approccio un po' più dreaming, ma sarebbe stato meglio rallentare il ritmo al momento giusto e lasciarsi cullare un po’.
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La recensione Fail Again, Fail Better di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-05 09:35:00
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