Con il demo “Semplice”, i Jeden Abend ci introducono nella miniera del rock kuntziano (neologismo che, visti i proseliti conquistati dalla formazione cuneese, meriterebbe di trovare spazio nei dizionari), in un misterioso anfratto che alternativamente assume i contorni di un’esuberante riserva o di un giacimento esaurito.
“Semplice” entra nella cerchia dei ritrovamenti preziosi: le dieci canzoni proposte, infatti, sono dei brillanti reperti che sfavillano un penetrante scenario esistenzialista, disegnato con gli algidi colori di un’intrigante intreccio tra basso-chitarra-batteria e liriche introspettive dalla buona ispirazione letteraria (i titoli “Dorian Gray” e “L’idiota” sono piuttosto emblematici).
Il filone su cui i Nostri lavorano brilla in particolare tra le trame claustrofobiche di “Nuovo inizio”, le venature lisergiche di “Nervi”, il nichilismo sonoro di “La porta” (dal testo sofferto ed inquieto: “Io sono la porta nata per non avere chiave”) e gli allucinanti contorni di “Inchiostro incoerente”.
Un’ottima opera prima, questo “Semplice”, da scoprire lentamente (probabilmente ai primi ascolti avrete delle perplessità come ho avuto io) che porta alla ribalta una band dal nitido talento.
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La recensione Semplice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-02-12 00:00:00
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