"Padri e figli" dei Brigitte Bordeaux: tra folkbeat e pop.
“Padri e Figli” dei Brigitte Bordeaux è un album che mette subito allegria. Si definiscono un gruppo folkBeat, “canzoni da strada sporcate e mosse con chitarra elettrica e batteria”. In effetti, il risultato è quello di un ritmo che trascina e rende facile l’ascolto. Le canzoni parlano della vita di tutti noi, tra successi e malinconie. Un disco all’insegna della semplicità quindi: si racconta delle piccole e quotidiane imprese di ogni uomo, con chitarra e batteria. Dal ritmo vivace e incalzante di “Non riesco a fingere” si passa alla riflessiva “Rosalinda”, e poi ancora con la beffarda “Ho fatto a botte con Michè”, per poi concludere con la malinconia di “La fortuna è sulla luna” e, sulla falsa riga di una ballata, “Le onde del mare”.
Tutte e dieci le canzoni hanno quel respiro vitale che coinvolge immediatamente, e permette da subito l’immedesimazione. Ma forse tutta la forza dell’album si consuma in questa sorta di “vitalità”, finendo per andare a dar vita semplicemente a delle canzoni “da ballare”. Ad un’attitudine prettamente cantautoriale, si mescolano infatti suoni tipicamente pop, ricordando in parte i successi di Daniele Silvestri e Alex Baroni (“10 e 25, Sabato mattina”, “La luna dentro al pozzo”). Forse, però, l’ascolto completo dell’album potrebbe risultare faticoso; i brani sembrano somigliarsi molto l’uno all’altro, e l’attenzione dell’ascoltatore potrebbe affievolirsi.
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La recensione Padri e Figli di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-26 00:00:00
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