Nichilismo in salsa grunge
Alla base del primo disco di IlNiente c'è il carburante forse più classico per una band d'ispirazione grunge, la rabbia. A fare da fil rouge in "La nuova lingua del rospo" è, infatti, un certo disagio tipicamente adolescenziale scaturito dalla paura verso l'omologazione del pensiero e la passività consapevole. Come impianto sonoro il trio abruzzese ha creato un ibrido derivante da diverse ispirazioni, nelle quali spiccano i Nirvana, ma anche i primi The Cure come in "Vetro" e i Verdena di "Solo un grande sasso" nello stile compositivo e nei testi di pezzi come "Vetro" e "Lingue".
La scelta del cantato in italiano si sposa bene con la struttura dei brani di IlNiente, concentrati soprattutto sulla resa emotiva del loro disco d'esordio che sulla perfezione formale dei singoli elementi. Nel compatto muro grunge di "La nuova lingua del rospo" si fa largo anche un momento lievemente meno greve con "7", nel quale permane a livello contenutistico l'ormai ben nota mestizia, ma che riesce comunque a spezzare l'atmosfera dominante, sfaccettando per un attimo una superfice fin troppo uniforme.
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La recensione La Nuova Lingua Del Rospo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-28 09:00:00
COMMENTI (1)
Grandissimi. Ormai è il 2023 ma ancora li ascolto con super entusiasmo!