"A letter to me", una lettera autoreferenziale di Thomas Libero che si conferma tale anche nel risultato: un ep che si "ascolta da solo". Un rock americaneggiante che richiama nello stile il primo Bon Jovi ma che non ne condivide l'impatto sul pubblico all'ascolto.
Tre canzoni introspettive che cozzano con l'uso predominante della chitarra e dell'inglese cantato a squarciagola. Delle tracce, tutte poco incisive e riconoscibili, la miglior riuscita è "I want you back tonight", piacevole all'ascolto nell'insieme di testo e musica. Da riconoscere a Libero un'estensione e padronanza vocale che però non sono supportate da una produzione all'altezza delle intenzioni.
Per essere davvero rock avrebbe dovuto abbandonare il terreno già saturo del rock classico per dirigersi verso qualcosa di nuovo, scoprendo magari stili e accorgimenti strumentali diversi.
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