I Londinium SPQR, tre ragazzi "de Roma" (ma residenti in Inghilterrra), esordiscono con queste 12 tracce incise su un cd dal titolo "FARE QUADRATO", dove il "QUADRATO" e' lo schieramento che i soldati delle legioni romane formavano per combattere. Lo stile complessivo e' abbastanza vario e spazia dall' hardcore ad un metal piu' curato, passa dal punk, fino ad arrivare ad alcune melodiose ballate. Diversi brani sono strutturati in strofe alternate lente e veloci. Cantano tutti e tre e utilizzano due registri: una voce rauca, adatta ai pezzi hardcore e l'altra melodica, adatta alle parti meno "cattive". I testi, un po' forti, sono prevalentemente politicizzati e impegnati e parlano del passato, presente e futuro di un movimento di destra e, anche se la parola "fascista" non compare nei testi, e' evidente che questi ragazzi non frequenteranno mai un centro sociale. Cosi' si ha "Servizio di stato", un' invettiva contro i mass media e lo stato che hanno fatto ricadere le colpe delle stragi italiane (piazza fontana & c.) su gruppi e movimenti neofascisti. Ecco poi "Intolleranza Nazionale", gioco di parole con "Alleanza Nazionale" (presa in giro perche' troppo poco di destra), di cui non posso non citare una parte del testo: "Noi... con Tatarella mai! A lui non serve rinnegare! E... che differenza c'e'! Tra voi e il partito liberale!". Ci sono, inoltre, testi privi di diretti riferimenti politici, ma dove e' comunque evidente l'elogio al super uomo, che agisce "senza esitare" e che va in contro al suo destino a testa alta ("fare quadrato", "il vento", "il mito", "testudo"...). Tra queste "il vento" e' quella che ho preferito perche' trovo che resistere, correre verso gli eventi e lottare per ottenere qualcosa sia un tentativo di vivere (non "esistere"); sempre meglio che subire il mondo passivamente... e' chiaro: non si puo' lottare per ottenere qualsiasi cosa, ci sono cose giuste e cose ingiuste. "Tempi loro" e' un bel punk, altro bel pezzo e' la breve ballata "Julia e Melissa", dolce e serena, inserita a meta' disco, spezza il ritmo del cd. Notevole per originalita' e per stranezza compositiva sono le ultime due tracce: la 11,"Europa", in cinque lingue, che incita i giovani di destra di tutta l'europa a riscattarsi e a combattere; la 12, "Testudo" addiritura in latino! Per concludere, ecco un cd che ti permette di dire "la musica non e' tutta di sinistra", anzi questi tre ragazzi se la cavano bene, soprattutto perche' "fare quadrato" e' il loro primo lavoro. Il disco e' valido musicalmente, ma fate attenzione ai testi, potrebbero non piacervi (o potrebbo piacervi!). Personalmente mi dispiace, poteva diventare uno dei miei dischi preferiti, ma... be',il mondo e' bello perche' vario e c'e' gente che non la pensa come me.
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La recensione Fare Quadrato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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