Una bella e melodiosa voce che si contrappone alla possente struttura musicale di derivazione metalcore
Gli End of Skyline condensano il loro debutto in 12 minuti, ma nonostante questo esiguo minutaggio - dopotutto è per sempre un ep - possiamo farci un’idea ben chiara. Certo, a primo impatto, e ancor prima di ascoltarli, potremmo farci trarre in inganno e farci fuorviare pensando di avere a che fare con una band che ha scoltato troppo i The Agonist oppure, andando verso tutt’altri lidi, i Nightwish, ma la realtà è ben diversa.
La voce melodica di Milly si contrappone in modo armonioso alla possente struttura musicale di derivazione djent o metalcore, ovviamente molto più tendente al metal. Complessivamente è un buon lavoro, molto bilanciato grazie anche alle doti musicali di tutti i componenti; che riescono a scatenare un impatto furioso, come nell’intro stesso di "Protection", mantenendo un livello sospeso tendente al malinconico; o livelli più cupi, con rimandi molto nu-metal (a tratti molto Deftones o Tool), come nella melodica "Alone" dove il ritornello funziona alla grande; quasi da hit da rock chart, grazie allo stile compositivo molto classico. Come ho già precisato, sono solamente tre brani, ma tutti e tre con molto potenziale, anzi, a mio avviso molto apprezzabili anche da coloro che solitamente non sono avvezzi a sonorità così marcate.
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La recensione EOS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-01 00:00:00
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