50 sfumature di grunge. Perché gli Aspartame Cake sono dei rimasti sotto per il grunge. In questo ep autoprodotto (probabilmente in cantina) ci mettono le linee melodiche degli Alice In Chains, le chitarre dei primissimi Pearl Jam (“Disappeared”), la voce è lì, tra Kurt Cobain e Chris Cornell. Tutti i brani eccedono in lunghezza, indugiando ben oltre i 4 minuti, le parti di basso sono decisamente eccedenti, il sound è datato così come le idee.
Attualmente questo demo (chiamarlo ep mi sembra prematuro) non ha pubblico, se non quello dei rimasti sotto per il grunge, tipo me, che non mi stanco mai di sentire le band eredi del Seattle Sound. Possono essere più o meno bravi, più o meno giovani, più o meno originali, ma se il genere da oltre 20 anni fa ancora innamorare così gli aspiranti musicisti, è perché quella fiamma lì è quella che da sempre arde più forte delle altre. Quindi ben fatto, la sincerità e la fragilità bisogna tenersele strette.
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