Tre brani per i nostalgici dell'indie rock italiano anni '90
Ascoltando il nuovo ep della band salentina Massime Frequenze veniamo subito trasportati nel rock italiano di fine anni '80- inizi '90 insieme a gruppi come Afterhours e Marlene Kuntz.
L'album composto da due brani elettrici e uno acustico rappresenta quindi una sorta di tributo alle band che hanno caratterizzato la storia della scena indie rock italiana dando all'ascoltatore il compito di decidere se si tratti di una cosa positiva o meno.
Il gruppo nato nel 2014 e capitanato da Leo Serrone vuole produrre musica in forma cantautorale con testi crudi e sonorità graffianti e questo lo si intuisce già dalla traccia di apertura, nonché singolo, "Senza Noie", anche se per la scena attuale il pezzo che forse arriverebbe di più al pubblico è stato messo proprio come conclusione dell'ep in versione acustica: "Non basta essere vivi", parole forti accompagnate da una melodia dolce, un mix vincente che chiude il nostro ascolto con la speranza di sentir parlare ancora di questo quartetto italiano, spostandoci pian piano e senza troppe pretese ai giorni nostri.
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La recensione s/t (ep, c&p 2015) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-14 00:00:00
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