Gli Earthset mettono su album l'esperienza maturata live
Al di là del lato, per una volta, meramente musicale di “In a State of Altered Unconsciousness” degli Earthset, quello che emerge con grandissima forza da quest'album è come, nonostante non siano più i tempi d'oro di una volta, Bologna possa essere, a tutta ragione, una delle capitali della musica "suonata e vissuta" d'Italia. Infatti tutti i componenti della band, Luigi Varanese (basso), Costantino Mazzoccoli (chitarra), Emanuele Orsini (batteria), Ezio Romano (voce e chitarra), sono nati e cresciuti nell'ambiente bolognese, facendosi letteralmente le ossa nelle varie venues cittadine, numerose per una città dalle dimensioni tutto sommato contenute come il capoluogo emiliano.
Eppure dal Freakout, all'Arterìa, passando per il mitico Locomotiv sino all'Alchemica, Bologna offre uno spettro molto ampio non soltanto di palchi dove esibirsi ma anche dove, magari a poco prezzo ed anche da molto vicino, avere l'opportunità di ascoltare tutta una serie di nomi più o meno grandi della musica italiana ed internazionale.
Ed ecco allora che “In a State of Altered Unconsciousness”, uscito ormai un anno fa per Seahorse Recordings e distribuito da Audioglobe/The Orchard si presenta come una sorta di diario collettivo su cosa voglia dire fare musica oggi a Bologna. Suoni talvolta sporchi, sempre pieni di riberberi e di echi post-punk, con venature ora più intime ora più spiccatamente new-wave (si prenda la tonante "Epiphany", quinta traccia dell'album) che riflettono bene il mondo culturale in cui si muovono gli Earthset. Forse tutte queste influenze, che emergono ora con minore ora con maggiore evidenza, alla lunga rischiano di rendere troppo omogenei e scontati i bolognesi anche se a sorreggerli c'è sempre un'impostazione globale di livello medio-alto. "Gone" è un bel modo per raccontare una città talmente fertile che, anche i suoi frutti non perfettamente maturi o molto lontano dall'essero compiutamente (il caso degli Earthset), ha sempre un gusto a cui, francamente, è difficile rinunciare.
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La recensione “In a State of Altered Unconsciousness” di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-29 00:00:00
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