( Stefano Licio ) 12-12 2015 - Strumentale, Electro, Pop rock

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Piacevole all'ascolto, ma con i fantasmi musicali dei grandi del rock sempre in agguato.

"12-12" è un carrellata di generi musicali che fanno parte ormai del patrimonio collettivo dell’umanità, un viaggio che ci fa passare dal blues al rock fino al pop, con un intermezzo acustico, in maniera agevole, grazie anche al continuum creato nel passaggio da una traccia all’altra come nel caso del brano di apertura “Tip Toeing Loudly”, un funky blues a tutti gli effetti, che si chiude sullo stesso suono di percussioni che intonano il successivo “Sunday Afternoon”. Dai ritmi blues il disco spicca il volo verso il rock con “The Flight”, una dedica a Joe Satriani, e scorre leggero su questa scia con orecchiabili riff di chitarra elettrica come nel caso di “Purple” o di “Saturn” in cui il riferimento ad Alan Parson è evidente.
Finale scoppiettante con un brano che sperimenta nel noise con un dialogo tra chitarra e batteria che disegna geometrie sonore irregolari e bizzarre nella prima metà, per ritornare nei ranghi del rock convenzionale nella seconda. Un disco che non propone nulla di nuovo dal punto di vista sonoro e stilistico, ma lo dichiara con molta onestà. Piacevole all'ascolto, ma con i fantasmi musicali dei grandi del rock sempre in agguato.

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La recensione 12-12 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-23 00:00:00

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