Saba Anglana ha una voce potente, virtuosa, toccante e suadente che in questo disco tra world music e tradizione diventa impressionante, e non può non rapire già al primo ascolto.
Mettiamo le mani avanti. Offrire una recensione di musica etnica dove si parla principalmente di rock è cosa non facile e da prendere con le dovute precauzioni. E giusto per non dare impressioni sbagliate e toglierci subito il peso più grosso cominciamo col dire che "Ye Katama Hod/The Belly Of The City" è un gran bel disco, di quelli che rapiscono al primo ascolto e che riescono, con la loro intensità e profondità, a catturare l'attenzione anche dei profani del genere.
La voce suadente di Saba Anglana si adatta con sensuale perfezione ad ogni contesto nel quale viene inserita. Impressionante e toccante quando viene accompagnata da archi e pianoforte nelle lente "Markaan Yara" e "Tizita"; inarrivabile e coinvolgente in "Zarraf", in "Ma Celin Karo" e nella conclusiva "Roob", nella quale è impossibile quantomeno non battere le mani a tempo, e incantevole quando si immola rincorrendo la fisarmonica sui vocalizzi di "Abebech".
In tutto ciò la parte musicale, composta da strumenti sia di tradizione occidentale che dell'Africa orientale, come nella migliore tradizione della world music, fa da sottofondo alla splendida parte vocale, restando a margine e dando luce ai virtuosismi sonori di Saba Anglana. Il disco, profondo e impegnato, racconta il lingua amarica con riflessiva intimità della vita urbana, prendendo ad esempio le grandi capitali del Corno d'Africa, da Mogadiscio ad Addis Abeba, ma il messaggio potrebbe essere esteso ad ogni metropoli del globo. Dal disagio del ghetto più confinato alle contraddizioni della modernità; dagli orrori della guerra alle speranze, alla voglia di riscatto che solo nella città, intesa come ventre materno, possono essere ricercate.
Il grande jazzista Duke Ellington diceva che esistono solo due tipi di musica: quella bella e quella brutta, e per quanto possa sembrare una catalogazione troppo semplicistica, quella di Saba Anglana appartiene senza ombra di dubbio alla musica bella.
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La recensione YE KATAMA HOD - The belly of the city di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-30 09:45:00
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