10/03/04
Parliamo di questo cd, si, parliamo di questo cd… allora… questo cd è sicuramente… un cd… ricomincio… questo cd è… allora… insomma… si potrebbe dire che… sostanzialmente questo cd sia… ecco… non lo so… diciamolo…
Lo ascolto. Guardo la pagina bianca e niente. Non mi viene niente.
Non è vuoto, contiene ben otto canzoni, allora che succede? Forse sono vuota io ora? Meglio aspettare. Si, aspetto e lo ascolto ancora.
13/03/04
Eccomi di nuovo qui. Foglio davanti. Pronta.
Allora… i Mhalbianco sono un gruppo di Macerata nato nel 1998; il cd che mi hanno inviato si intitola “Gocce di veleno” e… poi… si, ecco… fanno rock melodico… e… e…
Mi sa che il tempo non è servito perché i problemi sembrano essere gli stessi di tre giorni fa!
Credo che la difficoltà nasca dal fatto che le otto canzoni di cui sopra non hanno mosso assolutamente niente. Ammetto di essere particolarmente restia di recente alle novità, ma le buone intenzioni ce le ho messe comunque tutte. Giuro.
Proviamo un altro punto di partenza: i Negrita, che, a conti fatti, credo siano il loro modello ispirativo più evidente. (Nella formazione si inseriscono anche i Litfiba, a tratti i Ritmo tribale, e gli Afterhours.) I Negrita a molti piaceranno, visto il loro successo non ci sono dubbi in merito, a me sono assolutamente indifferenti. Non posso farci nulla.
Se li ascolto non sento la loro presenza, dentro e fuori è tutto uguale.
Sensazione identica avverto ora.
Suonano bene, cantano bene, sono facili, vischiosi ma non troppo banali, sono bravi e sono sicura che posseggano la capacità di conquistare tante persone, e glielo auguro. Alcune canzoni sono più gradevoli di altre (“Black out”; “Un amore quasi perfetto”) e, a parte il fatto che la pronuncia del cantante a me non piace molto - ma queste sono sottigliezze che sottolinea solo il gusto personale - non ci sono cose che non vanno.
Niente che non vada quindi, ma anche nessuna scossa.
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La recensione Gocce di veleno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-03-23 00:00:00
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