Una gran fretta di mettersi in mostra produce un esordio live grezzissimo ma apprezzabile: male la voce, piacevole tutto il resto.
Esordire discograficamente con un grezzissimo bootleg può avere solo due scusanti: o avere una gran fretta di mettersi in mostra senza volersi sbattere troppo o essere talmente bravi da poterselo semplicemente permettere. I Travel Gum appartengono senza ombra di dubbio alla prima categoria, ma non per questo vanno giudicati male.
Registrazione rigorosamente lo-fi, voci appena appena intonate, un sacco di effetti che spesso sovrastano le linee pulite e psichedeliche di basso, chitarra e batteria (che vanno rigorosamente di pari passo, sempre e comunque) eppure musica che si riesce a seguire e ad ascoltare. In fondo il travel gum altro non è che quella gomma da masticare che si prende contro il mal d'auto o il mal di mare, e il suo effetto antinausea è una buona metafora dell'impatto sonoro che ci propongono. Nel senso che, pur essendo improntati ad una psichedelia totalmente trasversale (dal reggae all'hip hop, dall'elettronica al rock), riescono a risultare ascoltabili, piacevoli, a tratti pure rilassanti.
Peccato che spesso la voce comprometta l'ottimo lavoro svolto dalla parte strumentale. Tremolante, insicura, non sempre intonata e condizionata da un accento troppo marcatamente regionale, che (tranne nelle parti vernacolari, ovviamente) risulta fuori contesto, inadeguato tanto nelle canzoni in lingua italiana quanto in quelle in inglese.
La scelta di mandare in stampa un disco live come esordio infine ci costringe a confrontarci continuamente con la curiosità di sentire questa band in versione studio, ma anche se il passaggio ad un disco vero sarà d'obbligo prima o poi, forse è un bene che i Travel Gum abbiano deciso di esordire così. La cosa più interessante che emerge dall'ascolto di questo live è che si evince chiaramente la bravura della band nel suonare, la sua passione nel comporre e l'energia che ne deriva, arrivando ad un livello di coinvolgimento ben superiore allo standard del genere. Cose che forse in un disco studio non saremmo riusciti ad apprezzare così nitidamente. Da rivedere assolutamente la voce, per il resto invece, bene così.
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La recensione Travel Gum - live bootleg @ kestè (NA) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-19 08:00:00
COMMENTI (3)
Grazie!
è stato molto bravo sig. Borch.
sono molto contento di questa recensione, l'unica cosa su cui posso non essere d'accordo è che questo non è il nostro esordio discografico, per il resto