Psicotaxi
Effect of the Head's Mass 2015 - Psichedelia, Progressive, Post-Rock

Effect of the Head's Mass
12/01/2016 - 09:55 Scritto da Renzo Stefanel

Granitico album tra stoner e progressive metal.

Quartetto milanese dedito in equa misura allo stoner e al progressive metal dei Tool, gli Psicotaxi sfornano un disco sostanzialmente strumentale, a parte gli interventi recitati di Manlio Benigni, dedicati a uno stralunato dialogo tra due amici in cui uno ritiene impossibile avere una relazione con una pornostar, alla realtà dello sfruttamento economico ai tempi del neoliberismo, a uno spettacolo di body art estrema che il pubblico percepisce come finzione quando si tratta di realtà. L’album, significativamente intitolato “Effect of the Head's Mass” è quindi un concept sulla società di massa e il modo di pensare per luoghi comuni che la caratterizza, come si evince anche da titoli come “Zingaropoli” e “Il mondo nuovo”, che cita l’opera profetica (c’è chi dice programmatica) di Aldous Huxley.
La musica è potente, compatta, granitica, anche se nessun brano colpisce particolarmente. I testi di Benigni, meno: il dialogo citato pare preso di peso da un brano di Elio e le storie tese (chissà, forse l’effetto è voluto, ma stona) e il monologo “sociale” è troppo estremo per essere credibile. Nel complesso quello che si dice un lavoro onesto e sincero, con qualche caduta di tono nei testi e nulla di memorabile.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.