Un basso, una batteria, due voci: tanto basta ai Barking Snails per dare vita al loro ep di debutto, "A Blanket For The Sun". Si tratta di un disco certamente orientato a sperimentare che, allo stesso tempo, tenta di arrivare facilmente all'ascoltatore. Il duo calabrese non si perde quasi mai in superflue leziosità e arriva dritto al sodo, con ritmiche e linee vocali tra loro discordanti ma perfettamente complementari.
La traccia di partenza, "Inno", è un curioso motivetto a due voci dall'atmosfera allegramente indie-pop, orecchiabile e spontaneo, che rischia di ingannare chiunque si appresti all'ascolto dell'intero lavoro. A partire da "Selfish Loo", infatti, i ritmi rallentano, l'atmosfera si fa pesante e il basso, assoluto protagonista di ogni singolo brano, tesse tele sempre più profonde e oscure, distruggendo e ricomponendo ogni singola sfumatura di un sound semplice, inquieto ed efficace. "Undone City" è la perla che completa un trittico di pezzi davvero interessante, specialmente per quanto riguarda l'intensità e la cantabilità costanti, con la voce e il basso che si divertono a sperimentare sentieri differenti ma paralleli. Le due tracce di chiusura, interamente strumentali, rendono un po' meno ricco e piacevole un lavoro che, almeno in apertura, risulta gradevole in ogni sua componente.
"A Blanket For The Sun" è un ottimo punto di partenza per lavorare a un disco completo, nella speranza che la buona vena creativa porti questo duo a osare di più in termini di sound e di ritmiche, levando il freno a mano che ancora blocca l'automobile in garage.
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