Caponetti
Tutti Contro Tutti 2015 - Cantautoriale, Pop

Tutti Contro Tutti
23/12/2015 - 09:55 Scritto da Alice Tiezzi

Ep non convincente in cui si passa con inesperienza dal cantautorato classico all'elettronica spicciola.

Claudio Caponetti definisce la sua musica, molto brevemente, "post pop". Ma che cosa vuol dire realmente? E soprattutto, questa definizione calza davvero ai brani qui proposti? Purtroppo la risposta è negativa. La struttura dell'ep "Tutti Contro Tutti" risulta acerba e non ancora pronta a suonare soddisfacente, passando con troppa disinvoltura -che appare, ahimè, più come discontinuità e inesperienza- dal cantautorato più classico della traccia di apertura "Non So Ballare", all'elettronica malleabile e morbida, grazie anche all'uso della chitarra, di "BlaBlaBla" o ancora slittando rapidamente dalla più dritta "Le Cose Belle", all'incipit piano-voce piuttosto adolescenziale di "Ruggine", senza dimenticarsi nel frattempo della strumentale e quasi antica "Anestesia".

Il timbro vocale del nostro è caldo e rassicurante, mentre per quanto riguarda i testi l'asticella, anche qui, fa molta fatica a salire di qualche tacchetta ("Trattengo il fiato fra le coperte, quando mi stai vicino è come un film di Sorrentino" o ancora "C'è qualcosa che qui non va, quando mi parli sento bla bla bla, poi ti rispondo un po' sgarbato e ti mando in quel posto", per dire). In breve manca quello che definiremmo sostanza e concretezza, oltre alla forte assenza di basi solide a sorreggere un qualsivoglia disco; c'è bisogno ancora di tanto lavoro e di imboccare una strada in maniera più decisa e grintosa, chè così ancora non ci siamo e di musica post-pop, per ora, non vediamo neppure l'ombra.

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