Dj Fede Funk & Dub 2015 - Funk

Disco in evidenza Funk & Dub precedente precedente

Un bel disco eterogeneo che racchiude 25 anni di carriera e che, tra remix e collaborazioni di prestigio, regalerà ben più di una gioia ai fan della black music e del djing.

Avete presente quell’espediente letterario in cui il protagonista di una storia narra tutte le peripezie e le avventure vissute, come in una sorta di flashback cinematografico? Il nuovo “Funk & Dub” di Dj Fede è l’analessi musicale di un racconto che va avanti da più di 25 anni, tra produzioni, album, collaborazioni e serate nei club di tutt’Italia. I punti saldi che hanno accompagnato la carriera del dj dagli anni ’90 ad oggi, sono lì in bella vista nel titolo del disco, a rimarcare ancora una volta che la chiave di lettura del suo lavoro è tutta da cercare nella black music e nelle sue ramificazioni.

L’album, in questo senso, non poteva che aprirsi e chiudersi con due versioni differenti di uno dei pezzi cardine del torinese: “Torino Violenta”, appunto, in riferimento all’omonimo film di Carlo Ausino e a quel crime funk tanto caro ai Calibro 35. Anche la città piemontese gioca un ruolo importante all’interno di “Funk & Dub” per più di una motivazione: tra le collaborazioni più significative del disco spiccano i nomi di alcuni celebri musicisti della scena torinese (Boosta dei Subsonica, Bunna degli Africa Unite, Pisti dei Motel Connection, Luca Morino dei Mau Mau), così come la copertina dell’album contiene un quadro del giovane e conterraneo artista Fabrizio Visone.

Sarebbe un errore, però, pensare a questo disco come a una sorta di Greatest Hits. La bellezza di questo lavoro è da cercare piuttosto nella capacità di un producer capace di reinventare in modo sempre originale lo stesso (ma ricchissimo) filone musicale; è da riconoscersi nell’equilibrio tra le mille declinazioni della musica nera e l’estro che Dj Fede ha nel mettere insieme i singoli tasselli del mosaico. L’immancabile parentesi hip hop è affidata in questo caso a Pernazza e Filo Q dei Magellano che prestano le voci per “L’Hotel particolare”, una delle tracce più interessanti insieme a “Lucky Fellow” e “Amarsi un po”, impreziosite dal tocco di Pisti e Paolo Baldini. Queste ultime due cover, in particolare, rappresentano in maniera impeccabile tutto ciò che di più bello si può associare alla figura di un dj: lasciarsi catturare da un qualsiasi spunto musicale, isolarlo e contaminarlo con elementi diversi, farti venire voglia di alzare il culo dalla sedia.

Se qualche anno fa, come in occasione dell’uscita di “Back 2 The Boogie”, il miglior modo per dedicarsi a un disco di Dj Fede era probabilmente sceglierlo come sottofondo della propria giornata, adesso con “Funk & Dub” l’attenzione gioca un ruolo fondamentale, considerando che buona parte dell’album è cantata. Un lavoro piacevole ed eterogeneo, in cui la firma dell'autore è sempre visibile (anche grazie a quell’'immancabile impronta funk, vero esoscheletro del disco) che fugge i beat “alla moda” e che sono sicuro potrebbe coinvolgere non solo gli addetti ai lavori o i fan del ritmo in levare.

---
La recensione Funk & Dub di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-23 09:59:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia