Stranivari: fin troppo semplici.
“Padrone Garzone” è il classico disco estivo dalle sonorità folk e vagamente swing (ricordando in parte Nina Zilli in “C’est la vie”), dai testi discutibili (“prendo un altro chupito io sono italiano e mi vergogno un po’ porque no hablo español” si canta in “Botellon”). Tutti e cinque i brani procedono con lo stesso andamento, tanto da sembrare variazioni di una stessa formula, che prevede un suono ballabile e di facile presa sull’ascoltatore.
Gli Stranivari però lasciano davvero poco all'ascoltatore, minacciando forse l’unica collocazione che potrebbe avere il disco: un piccolo momento di successo nelle hit della prossima estate.
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La recensione Padrone Garzone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-09 00:00:00
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